Siamo sempre alle solite parole, speriamo che l'anno nuovo
sia migliore di quello che abbiamo lasciato. Ma poi quando facciamo il
resoconto dell’anno troviamo sempre le stesse problematiche dell’anno precedente.
Le guerre non sono terminate, la fame continua a opprimere i
popoli poveri, le oppressioni verso la popolazione inerme continua a mietere
vittime, gli immigrati sono venuti con i barconi a morire nei nostri mari, le
donne continuano a subire violenze, gli incidenti stradali mietono vittime, i
governi sono sempre sbagliati, le persone continuano a rubare e continuano a
evadere il fisco, i figli sono sempre disoccupati, le fabbriche chiudono e i
50° hanno difficoltà a ricollocarsi, i consumi stanno scendendo, il precario
continua a essere precario, il politico
continua a rubare e non va in galera mentre il cittadino che ruba per mangiare
va in galera, la droga continua a mietere vittime, i pedofili continueranno a dare
noia ai bimbi e i preti saranno sempre coinvolti, i poveri saranno sempre
poveri e i ricchi saranno sempre ricchi mentre quelli che non sono né ricchi né
poveri si stanno spostando verso la povertà, la storia rimane la stessa.
Nel corso della storia, se i nordisti non sconfiggevano i
sudisti avremmo avuto sempre la schiavitù, se i popoli alleati non avessero
combattuto contro la Germania Hitleriana oggi avremmo i campi di sterminio per
altre categorie, se Garibaldi non avesse unificato l’Italia non avremmo avuto
la lega nord, se Martin Luther King non credeva nei suoi ideali gli afro
americani non avrebbero avuto diritti, se Gandhi non faceva la rivoluzione
pacifica tramite la disobbedienza l’India non sarebbe libera, se Nelson Mandela
non diventava un eroe non avremmo avuto il Sudafrica libero, se tutti fossero
stati fermi, chissà come sarebbe oggi il mondo.
Quindi nel 2015 dobbiamo provare a cambiare, senza fare una
rivoluzione sanguinose, ma con una rivoluzione culturale pacifica, provando a
modificare quello che oggi sembra immodificabile, ci dobbiamo credere per non
dire sempre il prossimo anno sarà migliore se non proviamo a cambiarlo. Sta a
noi cambiare il percorso degli eventi in maniera pacifica, eliminando il marcio
e cambiando il corso della storia.
Ma sono convinto che il 31 dicembre del 2015, saremo lì ad
augurare buon anno affinché l’anno a seguire sia meglio di quello lasciato alle
spalle, senza voltarsi indietro per capire dove potevamo cambiare, perché l’anno
successivo sarà meglio, per cui vivremo con la speranza che qualcuno cambi la
storia.
Buon 2015, il mondo ti sta guardando, ti sta aspettando per
cambiare, auguri a tutti i rivoluzionari mancati e a tutti quelli che non
vogliono fare le rivoluzioni per un anno di cambiamento vero.

