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mercoledì 3 giugno 2015

ELEZIONI REGIONALI UN FATTO STRANO


Nel momento in cui si svolgono le elezioni, vengono esaminate valutazione da parte dei partiti, per poi programmare il futuro politico. Rossi ha corso più velocemente tagliando per primo il traguardo, nonostante il PD non sia più un partito di sinistra, può ringraziare l’astensionismo e la legge elettorale toscana che riporta il limite del 40% nel primo turno. Questo è il volere popolare e non possiamo metterlo in dubbio, ma abbiamo il dovere di capire dagli errori, se ci sono stati, sul miglior metodo per organizzare il futuro.

Possiamo rilevare che il M5S, dopo un anno di governo cittadino, ha avuto trend elettorale determinato da un dato percentuale del 22% superiore alle medie nazionali, nonostante la nostra inesperienza politica potesse essere un ostacolo, ma premiando l’onestà e la volontà nel risolvere le difficoltà.

Analizzando altri partiti, notiamo un calo del 6,57% per il PD e un calo del 2,3% di FI.
Possiamo osservare anche la percentuale negativa della sinistra, ma difficilmente possiamo rapportarla con i dati comunali-regionali precedenti per l’assenza del simbolo, ma individuato all'interno di altri contesti politici. 


L’astensionismo ha giganteggiato nello scenario elettorale, spostando la volontà del 50% di elettori a scegliere la vacanza del voto, determinata dalla scelta scellerata del governo di inserire la data durante un ponte festivo; il dato importante e da non sottovalutare circa l’insofferenza dei cittadini, evidenzia come i partiti non siano ancora riusciti a catturare l’elettorale dormiente. 

Ai classici partiti, non interessa capire le motivazioni del mancato voto, a loro interessa solo governare e il non voto non influenzerà gli equilibri. Per questo i dati vengono inseriti ad una posizione meramente statistica, mentre i delusi aumenteranno, servirà una strategia idonea per riconquistarli, partendo dalla possibilità di coinvolgerli nella partecipazione della vita comunale attivamente e non passivamente come avveniva in passato.

Un dato importante è stato il voto al partito di Salvini, le uova lanciate durante la campagna elettorale hanno amplificato la notorietà del personaggio, aiutato dal malessere che i cittadini stanno vivendo quotidianamente.

Ma come sempre, la memoria si ferma sempre nel breve periodo, scordandosi del passato e facendo sparire alcuni concetti, come “Roma ladrona”, per poi scoprire lo scandalo Belsito o la laurea presa in Albania da parte di Bossi junior, o scordandoci di personaggi come Borghezio personaggio della destra estrema.

Nessuno ricorda che è lo stesso partito alleato con Berlusconi per diverse legislature, contribuendo a portare l’Italia all’attuale disastro economico.


Il M5S, dovendo governare la città, ha l’obbligo di pensare al futuro valutando le strategie da adottare, seguendo i progetti e le indicazioni del nostro mandato per non deludere i cittadini. Invitiamo coloro che scelgono l’astensione come forma di protesta o di rassegnazione verso la politica, a contattare i consiglieri del M5S per confrontarsi sui temi e chiarendo il lavoro all’interno del Comune senza pregiudizi, ma ascoltando i suggerimenti da parte dei cittadini.


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