60 miliardi è il costo della piaga della corruzione, dove la società civile paga salato il conto.
La politica si è trasformata da passione sociale, ad un mero lavoro con
gravose indennità, generosi vitalizi, immunità se indagati.
In questi giorni c’è stato un forte dibattito sul tema, proposto dai
consiglieri del Comune di Livorno, di trasmettere alle scuole il film di Sabina Guzzanti su
“la trattativa”, tema di attualità con gli ultimi scandali di mafia
capitale.
L’acceso dibattito che si è aperto alla discussione ha evidenziato come tutti i classici partiti siano implicati con gli scandali di illegalità, corruzione, malaffare, fenomeni ancora notevolmente presenti nel Paese e le cui dimensioni, presumibilmente, sono di gran lunga superiori a quelle che vengono, spesso faticosamente, alla luce.
La
politica si allontana dai bisogni dei cittadini e i cittadini si stanno
allontanando dalla politica, difficile colmare questo vuoto, fino a
quando la politica non farà un atto di responsabilità morale al suo
interno.
Come disse Berlinguer negli anni 80, dieci anni prima di
tangentopoli, i partiti hanno lottizzato tutto, inserendo i propri
uomini nelle istituzioni locali, regionali, nelle banche, nella RAI, nei
giornali, nelle sedi pubbliche come scuola, sanità e istituti
culturali.
I partiti si sono trasformati in macchine di potere e di clientelismo e ogni giorno qualcuno è indagato dalla magistratura, ma fino ad oggi in pochi pagano.
I partiti si sono trasformati in macchine di potere e di clientelismo e ogni giorno qualcuno è indagato dalla magistratura, ma fino ad oggi in pochi pagano.
I partiti hanno al loro interno
centinaia di indagati o condannati, ma nessuno di loro prende
provvedimenti forti per pulire l’immagine della politica, anzi emanano
leggi che favoriscono l’immunità.
Voto di scambio
politico-mafioso, truffa aggravata ai danni dello Stato, peculato,
istigazione alla corruzione, consulenze ingiustificate, scandali come
l’expò o il Mose di Venezia, associazione a delinquere, riciclaggio,
peculato e truffa, abuso d’ufficio patrimoniale sono alcuni dei reati
che coinvolgono i politici, che la stessa politica difende.
Chiediamo ai cittadini di dare in futuro dei forti segnali alla
politica, dobbiamo legare la parola ONESTA’, al nome dei partiti, basta
essere garantisti, la politica non è un lavoro, ma una missione per
risolvere i problemi dei cittadini che sono i nostri datori di incarico.
Chi oggi è alla base dei partiti, sicuramente sarà pulito, ma
proprio perché crediamo nell’onestà di queste persone, dovrebbero fare
il grande passo di abbandonare i partiti che oggi rappresentano
l’illegalità, la corruzione.
Onestà, lealtà, rettitudine, sincerità, vengono espressi in base a principi morali ritenuti universalmente validi, astenendosi da azioni riprovevoli, ma chi permette che ciò avvenga ne è complice.
Proprio partendo dalle
scuole, possiamo infondere negli studenti l'onestà e la moralità
all'interno della società civile, informare per non degenerare.
ONESTA’ ONESTA’ ONESTA’ ONESTA’ ONESTA’ ONESTA’ ONESTA’ ONESTA’ ONESTA’ ONESTA’ ONESTA’ ONESTA’ ONESTA’ ONESTA’ ONESTA’ ONESTA’ ONESTA’ ONESTA’
