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martedì 27 gennaio 2015

27 gennaio la giornata della memoria



Era il gennaio del 1945, un cancello si apre, l’esercito russo entra nel campo di Auschwitz, all’apparenza sembra tutto tranquillo, invece si trovarono scene che prima di allora sarebbe stato impossibile immaginare. 

Yakov Vincenko, un soldato semplice dell’Armata rossa tra i primi ad aprire i cancelli di Auschwitz ricorda: “Nemmeno noi che abbiamo visto ci volevamo credere. Ho sperato per anni di riuscire a dimenticare, poi ho capito che sarebbe stato da complice, da colpevole. Così adesso ricordo, anche se non sono riuscito ancora a comprendere”.

Oggi, dopo 70 anni, il 27 gennaio è considerata la giornata della memoria, celebrata in Italia e riconosciuta dalle Nazioni Unite, ricordiamo tutte le vittime del nazismo, lo sterminio degli ebrei conosciuto come “Shoah” con i retroscena delle leggi razziali del 1938 e il dramma dei deportati nei lager.


Pur lontani da noi, celebriamo quei giorni come se fosse avvenuto ieri, per permettere ad ognuno di avere la consapevolezza e la conoscenza di come l’uomo ha privato, ad altri uomini la dignità, cancellando la loro identità, prima ancora della loro vita. 

Oltre 3 milioni di ebrei, 1 milioni di oppositori al regime, 3 milioni di prigionieri sovietici, 500 mila zingari Rom, circa 10 mila omosessuali, oltre 2 mila testimoni di geova e oltre 270 mila disabili e malati di mente, hanno trovato la morte nei campi di concentramento.

Le storie delle tragedie ci sono state tramandate dai pochi sopravvissuti, accompagnate anche dalle immagini e dai racconti dei soldati entrati a liberare i superstiti.

Comprendere le motivazioni reali sono difficili, possiamo però affermare che alla base di ogni politica di sterminio c’è sempre: l’assenza di democrazia, la deriva e l’estremizzazione ideologica, nazionalista e razziale innalzata a parametro dell’agire politico. 

Oggi dovremmo essere consapevoli del dramma che ha coinvolto una brutta pagina della storia mondiale del secolo scorso, ma purtroppo questi eventi sono padri di altri drammi susseguiti a quelli di Auschwitz, ricordiamo al riguardo i recenti genocidi degli armeni, le vittime dei gulag, la pulizia di classe dei Khmer rossi in Cambogia e -negli anni Novanta- le pulizie etniche in Jugoslavia e in Ruanda oltre ai gas di Saddam Hussein contro i curdi, definiti un popolo che non esiste.

Tutti questi eventi hanno una sola matrice comune, sterminare e togliere dignità ai popoli, umiliandoli per dimostrare la superiorità dell’uomo su altri uomini. 

Si invita tutti a ricordare, occorre commemorare perché se la memoria del male non riesce a cambiare l’umanità, a che serve la memoria.

POESIA:


INFANZIA MISERABILE


Infanzia miserabile, catena

che ti lega al nemico e alla forca.

Miserabile infanzia, che dentro il

suo squallore

già distingue il bene e il male.



Laggiù dove l’infanzia dolcemente

riposa

nelle piccole aiuole di un parco

laggiù, in quella casa, qualcosa si è spezzato

quando su me è caduto il disprezzo:

laggiù, nei giardini o nei fiori

o sul seno materno, dove io

sono nato

per piangere...



Alla luce di una candela m’addormento

forse per capire un giorno

che io ero una ben piccola cosa,

piccola come il coro dei 30.000,

come la loro vita che dorme

laggiù nei campi,

che dorme e si sveglierà,

aprirà gli occhi

e per non

vedere troppo

si lascerà riprendere dal sonno...



Zanus Zachenburg

19/07/1929 – Auschwitz 18/12/1943

 

http://video.repubblica.it/dossier/giornata-della-memoria-2015-70-anni/la-shoah-una-scheda-per-le-scuole-per-capire/189741/188678

mercoledì 14 gennaio 2015

Il dramma delle sofferenze dei lavoratori: Regia CGIL CISL UIL e scenografia di Enrico Rossi & PD



Le azioni positive della giunta comunale a 5 stelle che qualcuno vuole nascondere

Mentre la giunta comunale a 5 stelle continua a porre in e
ssere azioni concrete per il rilancio della città, con la manifestazione sindacale del 25 Novembre 2014 si chiude il cerchio della macchinazione messa in atto dai sindacati confederali, una scenografia hollywoodiana che fa salire sul teatrino tutti quei personaggi di spicco artefici della più degna opera shakespeariana. Sul palco sono presenti tutti quei politici, autorità locali e regionali che il dramma a lungo metraggio fino ad oggi hanno promosso, mediante lo smembramento del tessuto sociale ed economico della nostra amata città. 


Le figure in scena spaziano da Rossi a Simoncini da Franchi al presidente dell'Autorità Portuale Gallanti, Strazzullo, Confindustria, Confcommercio, tutti presenti alla manifestazione, un'allegra compagnia teatrale di attori mascherati da risolutori di una crisi logora ed incessante che loro stessi hanno contribuito a mantenere, alimentare e promuovere, attraverso l'ausilio di politiche scellerate indicate dalle loro classi dirigenti, seguite da azioni indirizzate verso obbiettivi di svendita delle società pubbliche, di beni e servizi, di società partecipate e di beni patrimoniali, cibo per le fauci degli avvoltoi di turno, pronti a strappare gli ultimi ossicini avanzati. I protagonisti dello status di crisi della città manifestano sempre la stessa trama d'azione al fine di ostacolare con ogni mezzo a loro disposizione, la giunta a 5 stelle e le sue linee programmatiche di rilancio della città, del territorio e dello sviluppo occupazionale. 

Ci sorprende l'adesione dell'Autorità Portuale a sostegno dei lavoratori, quando i piani industriali dei riparatori navali che propongono un programma di assunzioni triennale con contratti a tempo INDETERMINATO per quasi 300 lavoratori, sono inspiegabilmente finiti nei cassetti o peggio nei cestini di un'Autorità Portuale che resta sorda sulla linea di recupero e rilancio del bacino di carenaggio. La mozione di indirizzo approvata dal consiglio comunale 5 stelle e che formalizza l'opzione sulle grandi riparazioni navali evidentemente non interessa, quanto meno poco importano 300 posti di lavoro di questi tempi: meglio promuovere l'edificazione di immobili e villette !
Di fronte a tutto questo scenario che fa il sindacato ? Fa il sornione applicando la strategia dell'immobilismo e della non lotta senza neanche proclamare 1 ora di sciopero, fino a che un giorno, svegliato dalle urla disperate dei lavoratori che perdevano il posto di lavoro suonava la carica dello sciopero generale di tutti i settori, uno sciopero generale da tanto urlato e richiesto dai cittadini e i lavoratori ! Cavalcando l'onda del malessere mediante il sostegno di qualche facinoroso tesserato politico fuoriuscito dai famosi circoli periferici di marca PD, i tentacoli degli anti-grillini si avventano demagogicamente ancora sulla giunta a 5 stelle scaricando ogni tipo di responsabilità: ne è chiaro esempio il caso Cooplat, una cooperativa privata il cui fatturato per gli appalti della sola Toscana si aggira intorno agli 84 milioni di euro, una società leader nei servizi che occupa una forza lavoro di circa 3000 dipendenti. 


Di fronte a questi dati ci fa sorridere il fatto che non riesca, o peggio non manifesti volontà di ricollocare circa 8 dipendenti degli attuali 78 per poter permettersi di partecipare e competere in una gara pubblica sugli appalti per i servizi di spazzamento, mantenendone lo standard contrattuale ! Nonostante che il Comune fissi come base d'asta 3.489.000 euro annui, (+200.000 circa rispetto all'ultimo bando), e visto che dai 4.020.000 contabilizzati dalla vecchia amministrazione PD a copertura dello spazzamento, sono venuti meno i 2.500.000 milioni provenienti dalla società OLT convogliati dalla giunta precedente PD a copertura del servizio di raccolta porta a porta, ci lascia esterefatti e perplessi l'incredulità di un De Filicaia che aleggia come un'entità fornendo suggerimenti e consigli più politici che risolutivi ai già martoriati lavoratori Cooplat. 

Tra occhiolini e ammicchi, sindacati e partiti politici anti-grillini desensibilizzano trattative democratiche e condivise favorendo indirettamente atteggiamenti che spesso scaturiscono in veri e propri linciaggi di offese e minacce da parte di alcuni, nei confronti del consiglio e della giunta stessa. Nel frattempo le nostre strade abbondano di sporcizia e disordine perenne ! E' di poco fa la notizia pubblicata secondo la quale il TAR respinge il ricorso sulla sospensiva della società Cooplat, augurandoci che il tavolo di trattative e di confronto condiviso e democratico avviato da Nogarin riesca a slegare gli ultimi nodi della questione nel buonsenso delle parti in completa onestà e trasparenza. La trasparenza e la chiarezza non sembrano però far parte del vocabolario di un Presidente della Regione, Enrico Rossi che accompagnato dal suo fedele assessore Simoncini, enfatizza con un gioco semantico e giri di parole la non partecipazione alla manifestazione del nostro Sindaco Nogarin con la complicità di media e TV locali, tra giornalisti sorridenti, penne e fogli volanti sopra il palco della vergogna !. 

Tra fischi e dissensi, Rossi preferisce promuovere la sua prossima campagna elettorale spot, mentre Nogarin si trovava all'interno dell'importante tavolo di trattativa al Ministero dello Sviluppo Economico MISE per la questione TRW, un tavolo al quale il nostro bel noto Presidente della Regione ha preferito disertare: la sua campagna elettorale per le prossime Regionali è ovviamente più importante della drammatica concertazione dei lavoratori TRW ! E che dire della sparata elettorale tra effetti speciali, dove il Presidente Rossi tira fuori magicamente il coniglio dal cappello paventando fondi per l'attuazione di un piano regolatore portuale misero di analisi e povero di dettagli di progetto, piani e cronoprogrammi ? Un piano regolatore che non vorremmo sia chiave di volta per l'avvio di una nuova era di colate di cemento, espropri, gare e garette per le solite aziende, senza che si abbia un chiaro riscontro oggettivo in senso di sviluppo e posti di lavoro di cui la città ha urgente e immediato bisogno ! Per tutto questo il Movimento 5 Stelle Livorno dice basta ai continui strumentalismi, alle pressioni ed attacchi dei vecchi partiti coesi, che distolgono dai reali obbiettivi di benessere rilancio e crescita di cui tutta la città necessita.

 

domenica 11 gennaio 2015

Giù le mani dal Porto.




Nei prossimi giorni il Comune di Livorno, il Comune di Capraia, la Camera di Commercio e la Provincia di Livorno avranno il compito di doversi incontrare per decidere una terna di nominativi, possibilmente condivisa da inviare al Ministro Lupi, di possibili candidati per la carica di Presidenza dell’Autorità Portuale di Livorno.

L’importanza di questa scelta sul futuro del porto di Livorno, porterà colui che rivestirà l’incarico di Presidente ad avere un compito non facile per rilanciare l’economia, ripresa necessaria per non far morire una città che ha vissuto per anni di questa realtà.

Il PRP da rivedere, la cantieristica con le riparazioni navali, il traffico crocieristico e i traffici marittimi, saranno i nodi principali per il rilancio del porto, serve coraggio e per questo serve una sinergia tra le forze in campo per superare eventuali ostacoli.

Il compito non è facile e in questi giorni, il Consiglio Comunale ha portato in aula la discussione sui criteri di scelta. Come Movimento Cinque Stelle riteniamo importante e obbligatorio superare ogni possibilità di commissariamento che ritarderebbe lo sviluppo del porto.

L’individuazione di una persona idonea deve partire dal ricercare competenza e professionalità, ponendo un freno all’eccesiva “politicizzazione” nei meccanismi di nomina dei vertici delle Autorità Portuali.

Fino a ieri si è irragionevolmente ritenuto che l’esperienza professionale politica fossero idonee a garantire la competenza necessaria per l’incarico, senza avere un qualsiasi titolo di studio in possesso attinente a competenze anche genericamente raccordabili con il ruolo.

Riteniamo che per fare il Presidente di una Autorità Portuale Italiana occorre essere un esperto in materia portuale, inserendo nell’ambito di una terna nomi di esperti di massima e comprovata qualificazione professionale nei settori Logistici per tutti i potenziali traffici portuali internazionali nonché per quelli diportistici.

Il Presidente dell'Autorità Portuale dovrà avere una spiccata personalità e di forte carattere per contrastare i conflitti interorganici all'interno del porto, ben definita, sicura e determinata per combattere e opporsi a tutte quelle forze politiche e non, che agiscono sottobanco e di cui tutti conosciamo l’esistenza e ne vediamo gli effetti, ma nessuno osa contrastare.

Eventuali designazioni nelle terne e della successiva nomina di un soggetto privo dei requisiti formativi e di esperienza professionale, oltre a ritenersi irrimediabilmente illegittima, sarebbe dannosa per una città che sta aspettando di ripartire.

Mentre il Paese e la classe politica devono senz’altro meditare sui principi della competenza e professionalità, pare opportuno ricordare che delle nostre Autorità Portuali – che in Italia sono 24 – ben sette sono commissariate, quasi tutte perché i loro bilanci non tornano, mentre per molte delle restanti si assiste ad una progressiva perdita di quote di traffico a favore di altri porti stranieri.

Come Movimento Cinque Stelle puntiamo su nominativi di alto profilo, esperti in economia dei trasporti, infrastrutture e portualità con provata esperienza nel settore.